Dimmi che nodo fai...e ti dirò chi sei!
La cravatta, croce o delizia che sia, è considerata scherzosamente la seconda spina dorsale dell’uomo.
Così importante da aver ispirato una serie di nodi di poco inferiore a quelli usati nella marineria che conquistava nuovi continenti e curiosi studi psicologici.
Il più gettonato tra gli spin doctor che si occupano dell’immagine di grandi uomini, asserisce a nodi piccoli e lenti profili più creativi e spirituali, mentre fa combaciare a nodi grandi, stretti e strutturati un profilo più materialista e autoritario.
Il nodo morbido, piccolo o grande, è inoltre considerato simbolo di sensibilità e apertura agli altri.
Per il resto la complessità dell’intreccio dà vita ai canonici semplice, four in hand, nicki, mezzo windsor, saint andrew, cavendish e il monumentale windsor coi suoi nove passaggi, che indicano già dal nome la personalità di chi li predilige.
Un ultimo appunto è sulla lunghezza della cravatta una volta annodata, con la preghiera di lasciare a comici e provinciali, nelle diverse intensità, il più su o più giù rispetto alla cintura.

Esprimere il proprio stile in qualsiasi situazione
Esprimere il proprio stile in qualsiasi situazione
Uno dei metodi più interessanti per costruire un guardaroba impeccabile senza perdere tempo e risorse, è il sistema a tre variabili: contesto, impegno e stagionalità.
Questa strategia, oltre a comprendere ovviamente estate, inverno e stagioni intermedie, si basa sulla considerazione dei contesti formali, informali e sportivi in cui ci si può trovare e sulle variabili cerimonia, sera, giorno che ne costituiscono l’ossatura.
Il bilanciamento è dato dalla quantità di occasioni fornite dalla propria indole e dal ruolo sociale.
Sarà poi un certo impegno nel tempo a ricercare e selezionare i capi migliori e a tenere sempre aggiornata – a se stessi prima che alla contemporaneità – la propria immagine. Il proprio stile.
Naturalmente ci sono dei “must” inossidabili al tempo, alle mode e persino al carattere di ognuno, come un bel blazer blu, una grisaglia grigia, un buon numero di camicie bianche e azzurre (che non escludono righe e lavorazioni) e scarpe nere e marroni classiche, preferibilmente allacciate.
Visita il nostro negozio online o vieni a trovarci nei nostri punti vendita per riuscire ad esprimere il tuo stile in qualsiasi situazione.
Un po’ sartoriale, un po’ no, ma sempre uomo. Sempre Principe.
Curiosità, dinamicità e passione, ecco l’uomo Principe
Non avvilire mai i propri doveri col pensare che siano i doveri di tutti. L’aforisma di Nietzsche è la prima cosa che ci viene in mente incontrando – nella bella tenuta in collina a due passi dal cuore di Firenze – Lorenzo Doni.
Lorenzo è infatti una di quelle persone cui le etichette formali stanno strette e scivolano via in pochi minuti di conversazione.
La sua agenda è scandita dalle diverse passioni che sono, dalla più professionale alle più giocose, anche aspetti diversi del suo lavoro: il mare, il gioco del golf, la vela, i viaggi, i lavori di campagna, scovare e restaurare personalmente vecchi e affascinanti oggetti testimoni di un’epoca e via di questo passo.
Proprio per queste sue caratteristiche l’abbiamo considerato la persona più adatta a far da testimone al cliente maschile del negozio e della sartoria Principe di Firenze, convincendolo, a dispetto del suo carattere ironico e al tempo stesso meticoloso e riservato, a posare per il nostro viaggio fotografico all’interno dello stile e dell’eleganza maschile.
La sua curiosità, così lontana dall’uomo “nine to five” importato da oltreoceano, massificato e disorientato al di fuori di una certa divisa (anche quando preziosa e ineccepibile) ci ha guidato nel considerare il guardaroba maschile come un esercito ben schierato, pronto a far fronte ad ogni situazione e non semplicemente come avere l’armadio pieno.
http://www.principedifirenze.it/collections/giacche-abiti-uomo/
