Festa della donna. Pensiamoci subito, pensiamoci da sole
Festa della donna. Pensiamoci subito, pensiamoci da sole
Si avvicina la data delle mimose e della primavera. Data che, mazzolini a parte, è anche l’occasione per farsi da sole e subito il regalo dell’eleganza. Nei negozi Principe di Firenze e nello shop online è già tutto pronto (e cominciano gli anticipi della stagione che verrà) e dunque l’invito è andare a curiosare e orientarsi per una perfetta “quadratura del cerchio”, quella che racchiude il nostro stile, le nostre esigenze e – soprattutto – la nostra personalità.
Tre gli stili che da sempre ci interessano e che sono il punto forte di ogni nostra proposta: il look professionale, gli outfit più informali e l’impronta più sportiva.
Il mix è tutto da costruire, secondo la personalità di ognuna, ma con una sola parola d’ordine: femminilità! Parola che può essere facilmente tradotta con “eleganza naturale e senza tempo”.
Ecco allora gli scolli a barca dei pullover in filati pregiati e resistentissimi che valorizzano allo stesso tempo comodità e decolté. Ecco le camicie che, nelle loro infinite varianti di nuance, disegni e fitting, mettono in evidenza il collo. In abbinamento a una gonna a tubino e ai pantaloni (il coltellino svizzero della donna che sa vestire) a tubino o in ampiezza. Ecco infine i capisaldi che non devono mancare: la giacca importante e la borsa pure.
Sciarpe e foulard delle ricche ed esclusive (disegni e sete) collezioni Principe di Firenze aiuteranno a costruire il mix di stile ideale per ognuna, ad ogni età.
Aggiungete pure una nota di colore, partendo dai neutri che valorizzano autorevolezza e femminilità, ai tradizionalissimi intramontabili che sottolineano un connubio perfetto tra classe e eleganza, ma anche ai colori intensi che dimostrano ad ogni stagione rinnovamento, risveglio e padronanza di se stesse.
Una nota finale di profumo, il più personale che ci possa essere, sarà un degno finale. Magari gettando lo sguardo anche in quel piccolo ma significativo angolo di ogni negozio Principe di Firenze dedicato agli oggetti di eleganza che ci fanno l’occhiolino in cucina e dentro casa.

Last minute gift, il regalo che può salvarti la vita… sociale
Anche la lista più organizzata ha il suo buco nero. Il regalo dimenticato, quello dato per scontato, quello che non si sa perché (forse qualcosa di freudiano) non è stato nemmeno previsto.
C’è chi provvede non facendosi vedere per tutto il periodo natalizio, salvo poi inventarsi chissà quali contrattempi. C’è chi apre l’armadio dei regali da riciclare alla ricerca di qualcosa non troppo stropicciato. Eppure entrambe le cose, lo si sa per esperienza, non funzioneranno.
Il miglior consiglio, in casi come questi, arriva dalla filosofia zen. Fate che il più dimenticato dei regali sia “il regalo” per eccellenza, il più significativo e importante. Il destinatario o la destinataria dimenticata si trasformeranno in questo modo nei veri protagonisti della vostra rivoluzione interiore, sentendosi importantissimi e la vostra vita sociale… be’ sapete che a volte il magico si manifesta, almeno nel salvarci la nostra vita sociale.

Il last minute gift del regalo dimenticato per essere davvero un salvavita sociale deve avere tre caratteristiche:
deve essere bello e originale, deve essere di qualità e – ultimo ma non meno importante – non deve turbare il budget già ormai quasi tutto speso approntato per la stagione dei regali.
Ed è su queste basi che entra in gioco Principe di Firenze, nei negozi di Firenze, Lucca, Forte dei Marmi e Online. Perché queste caratteristiche ci sono tutte, sempre e tutto l’anno. E se proprio dobbiamo salvare la nostra vita sociale, risolvendo una dimenticanza o aggiungendo quel tocco di classe in più, facciamolo con eleganza e non pensiamoci più.
http://www.principedifirenze.it/magia-di-natale/
Natale sulla neve? Non vestitevi come un cinepanettone!
Natale sulla neve? Non vestitevi come un cinepanettone!
L’eleganza Principe di Firenze aiuta tutto l’anno, ma prima delle feste e in vista di una vacanza sulla neve è essenziale per evitare di andarsene in giro vestiti come le gag tragicomiche dei cinepanettoni.
Tolti tutti gli abbigliamenti tecnici, che vi servono la prima parte della giornata e mai oltre le sedici del pomeriggio (fatta salva qualche ciaspolata in notturna che fatta una volta si deciderà di non ripetere mai più nella vita) ne rimane altrettanta in cui stare comodi ed essere eleganti è fondamentale.
Da più o meno metà pomeriggio dunque, smessi i panni di campioni e campionesse di sci, sarà opportuno ritirarsi nelle proprie stanze (che siano d’albergo o meno) e concedersi tutto il relax che si può.
Si può decidere di schiacciare quel pisolino (mai più di venticinque minuti per non disturbare il circadiano ritmo e farsi venire il cerchio alla testa) sotto un plaid che si consiglia personale o con un bel bagno caldo respirando, tra i vapori, qualche fragranza (Provate le Villoresi di Principe) e poi rivestirsi.



Qui i cotoni, le sete, i cashmere e i mohair di Principe possono essere il must del comfort, ça va sans dire.
Dopo un paio d’ore di queste morbide coccole per riposarsi dalle imprese della giornata ci si prepara per uscire di nuovo. Ma che si fa a quest’ora in montagna? Normalmente, se non si è shopping addicted alla ricerca di più o meno improbabili tovagliati tirolesi, ci si concede un buon drink.
Dunque si va per bar. L’abbigliamento è bene che sia comodo, ma si eviteranno gli eccessi del troppo tecnico: sì allora ai maglioni, anche a doppio intreccio (Principe di Firenze ne ha per ogni scelta, con proprio marchio) e pantaloni comodi, sia per lui sia per lei.
Da non escludere i velluti, un grande classico dell’eleganza più blasonata, abbinati a calzature che possono affrontare neve e ghiaccio mantenendo un aplomb urbano (Le Tricker‘s Burlington for Principe o le Sebago sono l’ideale) stessa cosa vale, naturalmente per i soprabiti (vedi Barbour) che evitano l’effetto di chi s’è appena attrezzato per passare il confine a piedi. Su tutto, facciano pure da contorno in questa movida del pre-cena, le fantastiche sciarpe delle multicollezioni Principe di Firenze.
E per la sera? Che si sia in albergo o fuori il nero è sempre un grande classico per le signore e non si disdegna nemmeno per il cavaliere che l’accompagna. Scorrendo le mille proposte di capi per la sera dei reparti sartoria Principe ci sarà solo l’imbarazzo della scelta, accompagnati dall’intelligenza delle distanze da coprire per sedersi a tavola e delle temperature che ci accompagneranno nel percorso.
https://www.principedifirenze.it/la-magia-del-natale-principe/



La magia del Natale. La certezza di Principe.
La magia del Natale. La certezza di Principe.
Donna, uomo, bambino, casa, cucina. Per Natale i negozi Principe di Firenze, Lucca, Forte dei Marmi ed eShop sono la certezza di trovare sempre l’idea giusta per fare o farsi un regalo.
Il modo migliore per “vestire” la magia del Natale di tutte le certezze che da sempre Principe di Firenze offre ad ognuno dei suoi clienti. A cominciare dallo speciale sconto VIP riservato proprio a Lei che ci conosce e apprezza da tempo e che possiede la nostra card o il codice eShop.
C’è poi la certezza della qualità delle nostre proposte di acquisto. Il miglior abbigliamento (anche su misura), le firme italiane ed estere più prestigiose e il massimo della garanzia anche per i prodotti che vestono il nostro marchio Principe di Firenze: camicie, cravatte, foulard, maglie e maglioni, intimo e pigiami, sartoria su misura.
Infine c’è l’originalità e la creatività di una ricerca continua, motivata dalla nostra passione per l’elegante e il bello e da una clientela esigente e raffinata, di tutte le novità di manifattura, materiali e design che possono entrare a far parte delle nostre collezioni esclusive.
Dalla particolarità di un gemello da camicia in madreperla, fino alle stampe a ruggine di certe collezioni cucina, dalla innovativa lavorazione del cashmere di una maglia alla fragranza per ambiente più rara e difficile da trovare.
E’ con la certezza di questo grande e quotidiano lavoro per migliorare e soddisfare ogni vostra esigenza di acquisto che vi auguriamo un Buon Natale e un nuovo anno di serenità, prosperità e benessere.
Principe di Firenze

La magia di Natale è nell'aria… ma senza plastica, mi raccomando
La magia di Natale è nell’aria… ma senza plastica, mi raccomando
Benvenuti nel Natale di Principe di Firenze. Una scelta “nobile” per chi dopo aver atteso per tutto l’anno la magia del Natale non è disposto ad affogarla in un mare di plastica.
Soprattutto se l’alternativa è l’eleganza dei mille decori esclusivi: palline, festoni, cornici, segnaposti e chi più ne ha più ne metta.
Solo decori di qualità, in qualche caso di alto artigianato, e sempre collegati alla purezza di una tradizione che non si accompagna alle produzioni industriali di massa che ne sciuperebbero l’attesa poesia.


Un Natale, quello proposto dalla selezione dei decori Principe di Firenze, anche all’insegna della responsabilità e sostenibilità ambientale (per non parlare delle scelte etiche) perché fatta solo ed esclusivamente di oggetti e accessori che durano e che non si buttano mai.
Semmai si conservano, come usava fare nelle antiche tradizioni di un tempo, con un decoro natalizio da riporre in un cassetto tra i ricordi più belli, a sottolineare la magia di un momento personale che si intende ricordare per sempre.




I due must have dell’uomo a capodanno. Se non li avete fateveli regalare.
I due must have dell’uomo a capodanno. Se non li avete fateveli regalare.
Capodanno ed eleganza maschile, un binomio che conta due must have fondamentali: papillon e gemelli. Naturalmente siete liberi di trascorrere l’ultima notte dell’anno in una capanna alla luce di un falò, ma se siete nel mondo civile (magari, perché no, a una festa) sarà bene far mente locale a questi due superaccessori.
Del resto, se siete tra quelli per cui le tradizioni contano qualcosa, conviene mantenere la regola di indossare per la “magica notte” qualcosa di inusuale che sia di ben augurio per i tanti sogni da realizzare e nello stesso tempo “santifichi” l’eccezionalità della festa e il rispetto per chi è lì, assieme a voi, a festeggiare.
Il papillon è un esempio perfetto.
Magari siete abituati a portarlo ogni giorno, ma se non siete tra questi è davvero l’accessorio adatto a una serata speciale.
Potete decidere (porta bene anche imparare a fare una cosa nuova, simbolo di dinamismo per l’anno a venire) studiandovi uno dei tanti tutorial per imparare ad annodare il papillon classico, o far finta di niente e fare un figurone con i comodi preannodati, con fascia e geniale gancetto salvafatica sul restro.
Principe li ha entrambi, basta scegliere il modello.
E la costante sono le sete rigorosamente italiane, selezionate da Principe di Firenze per tutti i prodotti in seta a proprio marchio, tra cui cravatte, pochette e papillon. Praticamente infinito il range di fantasie, lavorazioni e monocromo (indicatissimi gli smoking) tra cui scegliere a seconda dell’umore, della personalità o dell’estro del momento.

Poi ci sono i gemelli, sui quali sarà bene dire subito un paio di cose essenziali per la vostra cultura in fatto di eleganza.
Se non li avete di diamanti o di quell’oro massiccio (e perché non il platino) e frequentate le grandi corti europee è bene scherzarci su con quelli un tantino meno pretenziosi.
Sarà avere un accessorio extralusso, ma rimanere coi piedi ben saldi sul terreno… anzi sul vostro terreno di gioco. A questo scopo Principe vi viene incontro con una collezioni di gemelli da camicia (e con una intera collezione di camicie su cui indossarli) in madreperla o in semplice corda. Vedere per credere nel nostro e-shopping per farsene un’idea.
E se poi siete proprio tra gli irriducibili che ancora non possiedono né un papillon in seta, né i gemelli da camicia, ricordatevi che niente è perduto. Siete ancora in tempo per farvi un regalo originale o, ancora meglio, per farselo fare.

https://www.principedifirenze.it/papillon-principe-di-firenze/
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Natale 2018, il regalo più bello è un po’ di intimità
Natale 2018, il regalo più bello è un po’ di intimità
Fanatici e fanatiche del regalo, stressati dalla mancanza di idee, ansiogeni dell’originalità. Rilassatevi, quest’anno il regalo più bello e trendy che potete fare è un po’ di intimità.
Suggerisce la vostra vicinanza, sa di anticonformismo e – soprattutto – combatte l’eccesso di consumismo tipico delle feste con un pieno di utilità.
Il patto, naturalmente è che sia un’intimità elegantissima, fatta di qualità superiore e per durare, fatta insomma per tenere saldi i rapporti… ogni genere di rapporti, tra chi regala e chi riceve, tra chi prende e chi sorprende.
Principe di Firenze ha pensato a voi, e senza scendere più di tanto nell’intimo, vi suggerisce di dare un’occhiata ai pigiami. Maschili e femminili.


Fattura rigorosamente toscana, cotone di alta qualità, taglio elegantissimo e quelle morbidezze che nessun dozzinale pigiama potrà mai regalarvi.
Perché ormai il pigiama è un capo di abbigliamento che non serve solo per lasciarsi avvolgere da un sonno egoista o solitario, ma un must have casalingo a tutti gli effetti.. compreso quello (idea per capodanno?) di un pigiama party.
Poi, a fior di pelle, sarà bene fare un pensierino a un altro classico intramontabile, come il box uomo, nelle fantastiche versioni in cui il cotone non è l’unico protagonista e, per l’universo femminile, la selezione Principe di Firenze dell’ambitissimo marchio Harno, che dà risposte serie, seducenti o sbarazzine ad ogni forma dell’intimo femminile.
Unica controindicazione? Indossare un pigiama uomo o donna principe, su un intimo così raffinato per lui o per lei, può far passare la voglia di mettere il naso fuori di casa, preferendo un’intimità a due… e che amici, impegni mondani e familiari aspettino pure, per una volta.


Principe di firenze: quest’anno festeggiamo con l’identità
La prima cosa che colpisce chi si avventura nello shopping tra le grandi strade delle capitali della moda è quell’omologazione che annulla quasi ogni differenza tra Milano e Roma, Firenze o Parigi.
Omologazione dettata dalla presenza uniformante delle grandi griffe, ma che finisce con ripercuotersi anche sul gusto e sullo stile, generando quel che psicologicamente potremmo definire un “deja vu”.
Così, alla difficoltà oggettiva di originalità e creatività a “chilometri zero” prendendo in prestito il termine dalle produzioni enogastronomiche d’eccellenza, l’unica vera difesa è il recupero dell’identità.
Il senso nobile della parola, composta in uguale proporzione di cultura e tradizione, assume allora anche un significato rivoluzionario. Culturalmente, perché anche in una dimensione ormai planetaria come lo shopping, possiamo aggiungere il privilegio di scelte che rispecchiano profondamente il nostro vivere, le nostre più belle abitudini e l’originalità che ci costraddistingue da secoli.
Tradizionalmente perché, per dirla con quel filosofo che affermava che “la tradizione è custodia del fuoco e non adorazione della cenere” possiamo contare sempre su una ricerca “viva” data dal vivere il presente di una città, senza scollegarsi da esso per esigenze dettate dal marketing o da non meglio definite “identità” aziendali lontane.
E’ la nostra identità allora a prendere il sopravvento, nelle nostre strade, in quel calore e in quel profumo di pietre, sapienza e invenzioni, dove s’è sedimentato anno dopo anno il meglio di noi stessi. E, con buona probabilità, anche il meglio di ciò che siamo sempre stati e che sempre saremo, ovunque nel mondo.
Non sempre fare acquisti significa anche spendere
Non sempre fare acquisti significa anche spendere
Nella frenesia dei tempi è bello pensare a quei momenti in cui si frequenta un negozio non solo per spendere.
Il piacere di incontrarsi, magari di fronte a un’improvvisata piccola cerimonia del tè, il piacere di rimanere coinvolti in una di quelle conversazioni piacevoli che allentano lo stress del giorno e al tempo stesso arricchiscono di un consiglio o di una curiosità un pomeriggio altrimenti speso tra la consultazione del telefonino e il giro di shopping trasformato in una sorta di chilometro lanciato.
Nell’atmosfera Principe ci sono consuetudini e buone abitudini cui nessun cliente affezionato vorrebbe mai rinunciare. Forse proprio perché – come annunciato fin dalla nostra prima pagina – non è solo questione di abitudine, ma di identità.
Noi per primi, dopo ognuno di questi consueti e piacevoli momenti, ne usciamo umanamente arricchiti. A prescindere da cosa queste persone (e non questi clienti) decideranno di portare via nella loro shopping bag.
Quando la vetrina non è solo marketing
Quando la vetrina non è solo marketing
E’ tempo di vetrine e allora come non notare, al tempo in cui queste diventano prolungamento pubblicitario, quelle che ancora si pongono come il punto di incontro tra due mondi.
Quello del cliente che ama la suggestione e il ricordo e con un rapido sguardo abbraccia un’intero universo. Quello dei negozi che affidano alla lunga e talvolta pluriennale ricerca dell’utile e del bello, la sintesi di un dialogo mai interrotto con le proprie radici, la propria passione, la propria gente.
Forse è per questo che ci sono vetrine che brillano per calore e ricchezza, e che fermano e confermano nelle nostre emozioni la sensazione di qualcosa di personale, di un album di famiglia i cui ricordi non sono questa o quell’immagine, questo o quel capo, ma le nostre conversazioni, il nostro crescere insieme, lo scorrere in positivo di un ritmo del tempo che non è mai asettico, ma è il nostro proprio tempo.
Uno spazio importante, in cui specchiarsi e, soprattutto, riconoscersi.