L’estate della moda: l’eterno ritorno della disinvoltura.

Che sia città, lungomare, campagna o vita sociale, l’uomo riscopre un approccio più disinvolto alla moda. Affrancandosi forse per sempre dai diktat del troppo fasciato – che in alcuni casi hanno sfiorato il ridicolo con taglie che sembravano due o tre volte più piccole oppure, al contrario con l’extralarge in ogni dove, soprattutto in materia di giacconi e cappotti.

Armonia e disinvoltura..

fanno così riscoprire proporzioni finalmente più calibrate, soprattutto per le giacche, siano esse mono o doppiopetto, che lasciano come unica raffinata concessione al farsi notare i revers con punta larga e slanciata, ispirata ai grandi “armatori” e “capitani” dell’industria e del bel mondo come gli indimenticati Agnelli o Onassis.

giacca da uomo

Per quel che riguarda spezzati e blazer, si ammorbidiscono tutte le forme, sottolineando non solo una più disinvolta vestibilità dal punto di vista del taglio, ma anche nella percezione del tocco.

La quale, grazie ai pesi leggeri del tessuto e a una maggiore fluidità delle lavorazioni di lini, cotoni e sete sempre più in mix tra loro, permettono la morbidezza delle lavorazioni areate come il crêpe o l’hopsack, quest’ultima mutuata dagli aeratissimi sacchi per il luppolo nella lavorazione della birra.

Giacca Hopsack
Giacca Hopsack

La ricerca della novità è sempre più spesso affidata, oltre che alle lavorazioni e alla struttura dei tessuti, anche agli effetti di intreccio e colore che richiamano gli inossidabili “solari” ad effetto sgargiante o al fil-a-fil che citano i gessati, pur senza esserlo in senso classico.

Abito Solaro
Abito Solaro
Abito gessato

Sempre più spesso, infine, all’insegna di una decostruzione sempre più accurata di obblighi e dress code, ci si affida alle giacche in maglia e in jersey, di diverse finezze e texture, capaci di “liberare” anche le occasioni più rigide e formali.