Quando un paio di blue jeans ti salva la vita

Se ne fa un gran parlare in questi giorni. Il giovane Arne Rurke cade da una piccola imbarcazione da diporto e resiste in mare aperto per più di tre ore in attesa del salvataggio grazie ai suoi blue jeans. L’idea è stata quella di annodare i gambali e gonfiarli come si fa con un palloncino, in modo che diventassero un vero e proprio salvagente.

In questi tempi di jeans “strappati” indossati in ogni dove la notizia fa sorridere. Perché anche se non è chiaro quale sia la marca di jeans indossata dal fortunato e creativo trentenne tedesco, è chiaro invece quanta parte di quest’avventura a lieto fine sia dovuta alla qualità del tessuto e alle “tecniche costruttive” di quel paio di pantaloni.

Un motivo in più di riflessione su una tendenza della moda mondiale in cui le caratteristiche di narrazione e di instant fashion ad alte dosi di marketing, sempre più spesso si trovano a prevalere sul capo realizzato a regola d’arte, secondo precisi canoni di gusto e con materiali e tessuti di pregio.

Perché in fondo questa storia alla ribalta delle cronache ci insegna proprio questo, che ci sono scelte importanti che non si possono fare semplicemente per il sentito dire di un brand o sulla base di una bella fotografia. Un insegnamento che sta alla base di ogni scelta che facciamo noi di Principe di Firenze per primi, proponendo nei nostri negozi e nell’online una garanzia superiore di qualità. Nel caso specifico i nostri jeans, cinque tasche in denim, di Siviglia. Un Made in Italy che sta facendo molto parlare di sé già dalle ultime edizioni di Pitti Immagine e a livello internazionale, e che affianca nei nostri store le celebrità presenti da sempre: Levi’s e Jacob Cohen.

Quel tocco di jeans che fa bene alla moda

blue jeans